Sicilia antica du me cori
Titolo: Sicilia antica du me cori
Autore: Lia Ricciardi
Pubblicazione: 2024
Ballo con il vento sulle note di un antico violino che fruga l'anima in cerca dei sogni e, specchiandosi in essi, bacia la vita, a volte madre, a volte matrigna. I versi di Rosalia fluttuano nel cuore e nel tempo, come le fronde di alberi antichi, gelosi custodi della lingua che fu e che ancor è. Gallo-italico, siciliano di San Fratello, quasi un ossimoro del tempo che scorre senza passare. L'animo trafigge se stesso, ne assapora i dolori. Come fiore di fuoco va cercando la vita e, specchiandosi in essa, diventa biografica dimensione. La racconta, verga parole; crittografie per l'ignaro lettore, finestre di vita se si guarda oltre il "confine", se ancora nel sogno l'alb appare. Sono sogni, scintille, canzoni d' Amore. Sono il tempo di ieri. Cos'è in fondo la poesia se non la sintesi in versi dell'umana dimensione? Così è."Ora u ventu fa ngulari la cciniri dî ricordi nfilati ntê curuni di spini”… comu u rramu u cori si sciogghji"… Non è uomo chi calpesta la rosa del deserto. E la lingua pospose se stessa – “N è omu cu pista la rrosa dî diserti”…E ci sono loro, i luoghi e le stagioni che ispirano la poetessa e l'accompagnano nell'incedere, sulla tribolata strada della vita ove il buio, malgrado tutto, alla luce nulla cede.Note di un’anima invitta che cerca la vita. E la vita rispose.(Enzo Caputo)
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